Opera Senza Corpo – Il progetto

Scritto da Lazio Creativo


Il Teatro KappaO una realtà fondata nel 2010.

Le principali attività di Teatro KappaO sono le produzioni teatrali e le attività laboratoriali. Il peculiare lavoro di ricerca dell’associazione emerge in ogni suo aspetto in “Opera senza corpo – Insania della radice”, come ci racconta il regista Gianni Tudino: «Ci sono 7 persone in scena, un attore professionista e cinque neofiti. Inserendo alcuni degli studenti che hanno fatto con noi un progetto di laboratorio biennale — sì, ci siamo permessi il lusso di una produzione lunga due anni —, abbiamo preso una strada che percorriamo sovente. Spesso e volentieri i professionisti si trovano in difficoltà nello scambio con i neofiti, perché non possono appoggiarsi sulla tecnica, sui propri strumenti di lavoro, sulle proprie certezze professionali. Io la tecnica voglio nasconderla il più possibile, voglio trascinare gli attori lontano dalla loro comfort zone. In questi due mondi cerco uno spazio diverso, che non appartenga né all’uno né all’altro, un territorio inesplorato, dove per tutti ci sia una scoperta». Tudino, «metà terzo teatrista e metà visionario», sollecita il dialogo continuo tra la prosa e il linguaggio corporeo, dando al teatro danza lo stesso rilievo della parola. «Non partiamo mai da una drammaturgia definita, la definiamo in scrittura di scena partendo da una partitura fisica. Poi lasciamo intervenire il testo originale del quale solitamente utilizziamo frammenti, come nel caso del “Macbeth”, nel quale siamo andati alla ricerca di tutte le sfaccettature offerte». L’opera di Shakespeare diviene una stanza mentale dalla quale il pubblico esce senza certezze. «Gli avvenimenti sono “reali”? O gli omicidi sono avvenuti soltanto nella testa di Macbeth? Non è questo il senso della storia. Ciò che avviene all’interno della sua ossessione è reale e lui lo vive come tale», in un mescolamento dei ruoli e delle certezze tipica di Teatro KappaO.

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